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Reggio Calabria colpisce per le sue due anime. È l'antica Rhegion, colonia greca, punto d'arrivo dell'autostrada del Mediterraneo, della linea ferroviaria costiera tirrenica, scalo per le comunicazioni marittime con la Sicilia, punta dello Stivale italico.  

Il suo aspetto, molto moderno, con impianto urbanistico regolare, edifici ad altezza limitata e strade larghe e rettilinee a scacchiera, è dovuto alla ricostruzione seguita al disastroso terremoto che, nel 1908, la rase al suolo. 

La città vive intensamente il rapporto col mare, attraverso il suo Lungomare, affacciandosi sullo Stretto di Messina e nel turismo, balneare e d'arte, basa parte della sua economia.
Senza ombra di dubbio parlando di Reggio Calabria, si pensa subito ai “Bronzi di Riace”, due tra le le sculture classiche più famose al mondo.  

La loro collocazione è in una delle sale del “Museo Archeologico Nazionale”, che, oltre ai Bronzi, conserva numerosi reperti archeologici di epoca greco-romana.Da visitare anche la sede del Consiglio Regionale della Calabria; il palazzo prende il nome dal celebre filosofo calabrese Tommaso Campanella, edificato recentemente. Le sue forme avveniristiche gli hanno fatto guadagnare il soprannome di “astronave”, tra gli abitanti della città.

STRETTO DI MESSINA1140A

Tra i monumenti da visitare Il Duomo, che sorge nell'omonima piazza, riedificato nei primi anni del XX secolo, ispirandosi alle linee di stile neo-romanico; dedicato alla Madonna Assunta e decorato dallo scultore Francesco Jarace, l'interno è articolato in tre navate e conserva oltre a numerosi sepolcri del XVII secolo, anche un pregiato pulpito marmoreo e la Cappella del Santissimo Sacramento, una delle poche parti dell'edificio che si poté conservare nonostante i danni subiti durante il sisma. 

Di gran lunga più esteso di un chilometro (circa 1,7 km precisamente da piazza Indipendenza a piazza Garibaldi), il lungomare del centro storico di Reggio occupa l'area costiera compresa tra il porto e il fortino a Mare (l'antico Castelnuovo nei pressi di punta Calamizzi).  

È costituito dalle quattro vie lungomare Falcomatà, lungomare Matteotti, corso Vittorio Emanuele III e viale Genoese Zerbi, ma tutta l'area viene generalmente identificata come via Marina.

Il fronte a mare della città è ricco di palmizi e specie vegetali estremamente variegate. Il viale è adornato da palazzi in stile liberty (molti risalenti all'ultima ricostruzione della città) tra i quali spiccano palazzo Zani, palazzo Spinelli e villa Genoese Zerbi.  

È inoltre arricchito da elementi che indirettamente tracciano la storia della città quali i numerosi monumenti commemorativi, una fontana monumentale e alcuni siti archeologici a testimonianza dell'epoca greco-romana: tratti delle mura di cinta della città greca e un impianto termale di epoca romana.  

SCILLA Porto turistico1140

Tra il mare e la passeggiata con il parapetto e i lampioni liberty, sorge l'arena dello Stretto, teatro in stile tipicamente greco che ospita eventi culturali e intrattenimento soprattutto nei mesi estivi.  

Sul molo di Porto Salvo antistante l'arena sorge il monumento a Vittorio Emanuele III, che qui sbarcò toccando il suolo italiano per la prima volta da re il 31 luglio 1900.  

Senza dimenticare l'Aspromonte con il suo parco Nazionale e la costa. Il primo si propone come ambito naturalistico e culturale apparentemente unico, ma in realtà divaricato tra due sistemi che sono concretamente separati con caratteri differenti, a livello naturalistico e identitario. Il secondo si impone per le sue caratteristiche di variegata bellezza ed anche in molti casi per il suo degrado, a cui si aggiunge la valenza simbolica e paesaggistica dello stretto di Messina che appare come spartiacque e nodo unificante con riferimento visivo e percettivo di tutto il sistema costiero. 

Questi due caratteri, il mare e la montagna, costituiscono due potenti riferimenti ambientali e culturali, sui quali si è innervata la storia del territorio provinciale, in un complesso quanto controverso rapporto tra popolazione e ambiente, che ha dato luogo a lunghe permanenze e a convulse diaspore, a radicamenti e a abbandoni.  

Da un punto di vista naturalistico la complessa frammentazione del territorio reggino si affianca alla varietà di ecosistemi rari e paesaggi caratteristici mediterranei, che contribuiscono alla definizione di ambiti identitari come ad esempio, la Costa Viola, la Riviera dei gelsomini, la Vallata del Torbido e la Vallata dello Stilaro. 

parco nazionale aspromonte1140

A questi ambiti si affiancano altri contesti caratteristici come la Locride, con forte vocazione rurale, legate alle colture tradizionali, la Piana di Gioia Tauro con il suo porto. 

E poi l’enogastronomia. La cucina di Reggio Calabria pur risentendo di notevoli influenze della cucina napoletana e di quella siciliana mantiene, comunque, una sua tipicità, legata ai prodotti della terra e del mare. Tra i piatti tipici U "suffrittu". un secondo piatto composto di frattaglie di vaccino in pezzetti: trippa, rene, intestino, stufati in salsa molto rossa e piccante.

Le salsiccie secche o le soppressate, Vero lusso della tavola e allegria assicurata, per una giornata di festa, sono i tipici "maccarruni", pasta tipica che veniva lavorata con i ferri usati per filare la lana, conditi con un ragù di carne di salsiccia, abbondante finocchietto, peperoncino e, infine, con tanta ricotta stagionata e salata.  

Tra i primi piatti tipici di Reggio Calabria la "pasta e cavolfiore" o "pasta e broccoli", pasta con zucchine fritte, aglio e mollica. Tra i secondi piatti le "fave a maccu"; fave secche, sgusciate cucinate con abbondante cipolla e pasta. Le "uova chi curcuci" preparate con le rimanenze della cottura delle carni meno pregiate del maiale. 

Tra i piatti di pesce, lo spada è l’ ingrediente più utilizzato proposto sotto forma di delicati involtini con ripieno di mollica, olive, capperi e prezzemolo cosparso di salmoriglio con abbondante aglio. 
Altri pesci molto utilizzati ed apprezzati sono le costardelle, piccoli pesci azzurri muniti di minuscola spada. La prelibatezza assoluta è rappresentata dalle frittelle di "nannata"; pesce azzurro neonato consumato con olio, limone, anche crudo. 

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Tra i dolci tradizionali La "nzudda" rimane il simbolo di questa antichissima tradizione: a Pasqua il dolce tipico è il "cuddhuraci", decorato con uova sode: le forme sono varie ma le più usate sono il paniere e la colomba.

La cicoria selvatica della Calabria è uno dei migliori e più tipici prodotto degli orti reggini. Dopo la raccolta è usata fresca per la preparazione di minestre amalgamate con altre verdure; l'acqua utilizzata per lessare le sue foglie è un’ottima bevanda depurativa.

È prelibata anche come unico contorno: lessata, strizzata e saltata in padella con olio, pan grattato e formaggio pecorino calabrese. Durante il secondo conflitto mondiale, la radice arrostita forniva un surrogato del caffè.  

FORMAGGI E LATTE
Il caciocavallo di Ciminà è un tipico prodotto caseario della provincia di Reggio Calabria. È ottenuto con latte intero crudo vaccino proveniente da vacche della razza podolica, tipica delle zone pedomontane dell'Aspromonte. Ha una forma classica del caciocavallo a sfera; un peso di circa 3 chilogrammi. Propone un sapore salato tendente al piccante, sempre più piccante con l'avanzare della stagionatura. La sua crosta è bianco-giallognola con la superficie rugosa lasciata dalla forma, la pasta è bianca o paglierina con occhiatura scarsa.

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PESCE E CONSERVE
Tra i tanti prodotti ittici che questa provincia offre le acciughe e le sarde ricoprono un posto di tutto rilievo. Qui le acciughe e le sarde vengono poste sotto sale con l'addizionatura di un'abbondante dose di peperoncino che può essere dolce, piccante o tutte e due. Dopo un periodo di maturazione di 2 mesi circa si possono gustare.

FRUTTA E CONSERVE
Le Clementine di Calabria, tipica coltura reggina, si caratterizza per l'assenza di semi, presenta un colore arancio intenso e la polpa succosa e aromatica: ha un ottimo equilibrio fra zuccheri e acidi. È un frutto rinfrescante, diuretico e possiede un elevato contenuto di zuccheri disponibili. Viene consumata al naturale o utilizzata nella preparazione di succhi, sciroppi, sorbetti, marmellate. Nella cosmesi serve a preparare lozioni tonificanti e maschere depuranti.

MIELE
Anche nella provincia di Reggio Calabria si produce il miele calabrese di corbezzolo, presenta uno spiccato sapore amaro e odore pungente che ne sono le caratteristiche principali. Propone una vasta gamma di colori che variano dall'ambra fino al nocciola, marrone. La sua è una lavorazione sia artigianale sia industriale.

PANE E PIZZE
Le Crispelle sono un tipico prodotto da forno della provincia reggina; è composto da farina, acqua, lievito e sale; spesso è farcita con acciuga o ricotta fresca. Ha una forma sferica di 5 cm di diametro, pesa circa 40 gr, ha un sapore sapido e un odore intenso. A lievitazione completata si prende dell'impasto con un cucchiaino da tavola, lo si farcisce con acciughe o ricotta fresca, e si friggono in olio caldo abbondante.

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LIQUORI E INFUSI
Nella provincia reggina il liquore per eccellenza è quello a base di bergamotto, agrumetto o agrumello in dialetto locale.  

SALUMI E CARNI
Il Buccularu è un tipico prodotto di maiale della provincia. È derivato dal taglio di carne corrispondente alla parte della guancia e del collo del maiale lavorata e condita con sale, pepe nero e rosso. Presenta una forma cilindrica di medie dimensioni e di vario peso; ha un sapore sapido e ricco di aromi.

PASTA E CEREALI
La struncatura è una caratteristica pasta reggina, è prodotta con farina integrale di frumento. Ha una forma simile alle linguine, una lunghezza media di circa 40 cm, un sapore deciso, un odore rustico e un colore scuro. Per il loro condimento solitamente si usano olio, acciughe, aglio, olive nere, formaggio, mollica grattugiata di pan biscotto.
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AROMI E SPEZIE
Rinomato sia in tutta la regione sia in tutta la provincia, il peperoncino piccante calabrese generalmente è coltivato sia a livello familiare sia a livello aziendale: giardini, balconi e campi sono interamente adibiti a questa coltura utilizzando tecniche di lavorazione molto tradizionali in quanto si tratta di una pianta che non necessita di molte cure. Dopo il raccolto, i peperoncini vengono infilati con ago e filo fino a formare una collana e poi vengono appesi in cucina o in un altro posto idoneo. 

OLIO E GRASSI
L'olio denominato come extravergine della Locride è il più caratteristico condimento della provincia reggina. É il risultato della coltivazione delle olive provenienti dalla zona conosciuta come Grossa di Gerace. Propone un sapore del tutto particolare, un odore fortemente aromatico e un colore che può variare dal verde scuro al verde oro per giungere al giallo oro.

VINI
Con la denominazione Bivongi doc vengono classificati tutti i vini ottenuti nella provincia reggina. Sono vini divisi in Bianco, dal colore paglierino, dall'odore gradevole e dal sapore secco; Rosso, dal colore più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento, dall'odore delicato e dal sapore armonico e fruttato. Infine il rosato dal colore più o meno intenso, dall' odore vinoso e dal sapore fruttato. Tra i vini tipici di Reggio Calabria il "Pellaro", il "Sambatello" e il "Palizzi".

duomo reggio calabria570Numerose le località e i monumenti del Reggino che meriterebbero una visita: 
• Basilica-Santuario della Madonna dei poveri di Seminara
• Chiesa di San Marco di Seminara
• Chiesa di Sant'Antonio di Seminara
• Chiesa di San Michele di Seminara
• Chiesa del Carmelo di Bagnara Calabra
• Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis di Bivongi
• Duomo di Gerace
• Chiesa di San Francesco d'Assisi di Gerace
• Chiesa dell'Addolorata di Gioiosa Jonica
• Cattedrale di Oppido Mamertina
• Concattedrale di San Nicola di Palmi
• Santuario di Maria Santissima del Carmelo di Palmi
• Chiesa di Maria Santissima del Rosario di Palmi
• Chiesa di Maria Santissima del Soccorso di Palmi
• Eremo di Santa Maria della Stella di Pazzano
• Chiesa di Sant'Anna di Polistena
• Santuario di Maria Santissima dell'Itria di Polistena
• Santuario della Madonna di Polsi di San Luca
• Cattolica di Stilo
• Cattedrale di Santa Maria dell'Isodia, concattedrale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova di Bova
• Santuario di San Leo, compatrono dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova di Bova

 

Dove Siamo

Piazza Giacomo Puccini, 8

20090 - Pieve Emanuele (MI)

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