Città

COSENZA Veduta del centro storico1140

Cosenza è uno dei comuni più antichi della regione: è detta infatti l'Atene della Calabria per il suo passato culturale (l'Accademia Cosentina è una delle primissime accademie fondate in Italia).

Cosenza è città d'arte e cultura: tanti i musei, gli eventi tematici, le biblioteche. Da visitare i conventi di S. Gaetano e S. Domenico, il Castello Svevo, Palazzo Arnone, il Duomo e la Casa delle Culture.  

La parte antica si trova ai piedi del Monte Pancrazio. Attraverso il corso Telesio, principale arteria della città vecchia, si sbocca nella Piazza del Duomo, dove si eleva la Cattedrale, consacrata nel 1222 e successivamente restaurata.  

All’interno opere d’arte come la tomba della regina Isabella d’Aragona e l’immagine della Madonna del Pilerio. Oltre al quadro dell’Immacolata, l’affresco dell’Assunta e la preziosa Croce-reliquario.  

Attorno a Piazza Duomo ci sono viuzze ripide con portoni, archi, sottopassaggi e casette antiche. Percorriamo la Via del Seggio e arriviamo alla Chiesa di San Francesco d’Assisi.

chiesa cappucinelle1140

Procedendo poi per il corso Telesio, si esce nella vasta piazza XV Marzo dove sorge il monumento agli eroi cosentini fucilati nel 1844. In questa piazza, inoltre, troviamo il Palazzo dell’Accademia Cosentina, la Biblioteca Civica, il Teatro Comunale, il Palazzo della Prefettura e il Museo. Dietro Piazza XV Marzo si estendono i giardini della Villa Comunale.

Sulla sommità del Monte Pancrazio giganteggia il castello arabo-normanno restaurato da Federico II. Edificato sicuramente dai Saraceni sui ruderi dell’antica rocca bruzia, fu revisionato da Ruggero II nel 1130, ma, appena 54 anni dopo, il funesto terremoto del 1184 lo rese completamene inagibile.  

La Via del Castello porta alla Chiesa delle Cappuccinelle, che racchiude una tavola dell’Immacolata. Scendendo dal Colle, si attraversa il fiume Crati sul Ponte San Francesco e si giunge alla chiesa dedicata a San Francesco di Paola. 

Da segnalare anche la Piazza Tommaso Campanella con la Chiesa di San Domenico, la Piazza XX Settembre con il Monumento a Bernardino Telesio e la Piazza della Vittoria con il Monumento ai Caduti della Grande Guerra.

lago ampollino1140
Quindi, tra le cose da vedere e da non perdere assolutamente, vi sono anche le botteghe storiche della città, le quali sono state oggetto di un’opera di rivalorizzazione, avviata dalla collaborazione tra Assessorato alla crescita economica urbana e il Museo delle Arti e dei Mestieri. Sono più di 25 i locali del centro storico, dove abili artigiani svolgevano il loro lavoro, riportati all’antico splendore. 

Il territorio cosentino offre scorci paesaggistici mozzafiato, da ammirare attraverso delle indimenticabili escursioni. Trekking e uscite a cavallo rappresentano il giusto modo per addentrarsi in un territorio ove la natura ancora regna sovrana e dove il vento sussurra dolcemente misurate parole, che descrivono la storia di questi luoghi.  

Passeggiare e lasciare libera la propria anima di volare tra le bellissime colline e le suggestive pianure è la miglior medicina per allontanare lo stress, ritrovare se stessi e scoprire un territorio davvero incantevole.  

Per gli amanti dello sci si consiglia di visitare la Sila, dove i bellissimi e attrezzati impianti sciistici sono pronti ad accogliere chi nella bianca neve vede il suo naturale paradiso. Rinomata è la stazione sciistica di Camigliatello Silano.  

camigliatello1140

Così come la Sila anche il Parco Nazionale del Pollino ha tanto da offrire: rafting e canoa sul fiume Lao, tra gole piccoli canyon sono le attività più praticate. Il cuore batte all’impazzata e l’adrenalina raggiunge livelli incredibili quando si percorre il tortuoso e imprevedibile percorso del fiume Lao e dei suoi piccoli affluenti, tra cascate a dir poco spettacolari.

L’elenco delle specialità calabresi da assaggiare, per far impazzire la papille gustative è davvero lungo e stilare una lista è un’impresa davvero impossibile. 

Però, tra le specialità del luogo da mangiare assolutamente rientrano anche i cuddrurieddri (ciambelle salate preparate in occasione dell’Immacolata e per tutto il periodo natalizio). I turididdri (dolci fritti ricoperti di miele di fichi) e l’immancabile peperoncino calabrese. 

I vruacculi i rapa e sazizza (broccoli di rapa fritti con olio di oliva, sale e peperoncino insieme alla salsiccia cosentina).  Le costolette d’agnello alla cosentina (preparate con olio, cipolla, pomodori, peperoni e le olive verdi).  

Le mazzacorde alla cosentina preparate con interiora di agnello (trippa, polmone, cuore, milza, budelline, rete) e condite con aglio, peperoncino rosso piccante, pomodori pelati, basilico, origano, olio extravergine di oliva e sale.

Il soffritto alla cosentina (soffritto di maiale preparato con guanciale fresco e altra carne di maiale con alta percentuale di grasso, olio d’oliva, foglie di alloro, salsa di pomodoro, aglio, aceto e sale).  

Il baccalà alla cosentina (con patate, olive nere, peperoni, salsa di pomodoro, alloro, prezzemolo, sale e pepe) e il baccalà fritto.  Le alici schiattate

Amantea dal mare1140

 

I DOLCI COSENTINI

dolci500I Turdiddri (una specie di gnocco dolce, fritto, a base di farina, anice e olio, solitamente ricoperto di miele o di miele di fichi (altro prodotto tipico della città).  

Le Scaliddre (dolci fritti dove la pasta viene arrotolata a mo’ di piccola scala grazie ad un apposito bastoncino di legno e poi ricoperte con il “gileppo” che è in sostanza della glassa di zucchero).  

Le Chinuliddre (altro tipo di dolce fritto, a forma di piccolo calzone, ripieno di mostarda d’uva o cioccolata preparato soprattutto nel periodo natalizio). 

La Pitta ‘mpigliata che è un dolce natalizio composto da una sottilissima sfoglia riempita di noci, mandorle, uva passa, miele e attorcigliata su sé stessa a formare una torta. Il dolce viene composto, a volte, come tante piccole rose messe vicine una all’altra a formare una torta.  

 

Patate della Sila400Ma anche: i Cucùli (in genere sull’impasto, prima della cottura al forno, vengono posizionate una o più uova sode, tipiche della tradizione pasquale), i Mostaccioli (dolci a base di miele d’api o di fichi, mosto cotto, farina e mandorle, dalle tipiche forme). 

Nella provincia di Cosenza sono prodotti due vini Doc: Il Savuto, derivato dai vitigni Montonico, Chardonnay, Greco bianco, Malvasia bianca, Gaglioppo, Aglianico, Greco nero e Nerello cappuccio, è presente nelle varianti bianco, rosso e rosato. 

L’altra Doc, di recente inserimento, visto che è del 2011, è il Terre di Cosenza, prodotta a partire dai vitigni Magliocco canino, Greco nero, Gaglioppo, Aglianico, Calabrese, Greco bianco, Guernaccia bianca, Pecorello, Malvasia bianca, Montonico, Chardonnay, Cabernet sauvignon, Merlot e Sangiovese e suddivisa in ben sette sottozone: Colline del Crati, Condoleo, Donnici, Esaro, Pollino, San Vito di Luzzi e Verbicaro.

 

liquirizia400La DOC è presente nelle varianti rosso, anche in tipologia riserva, passito, vendemmia tardiva e novello, rosato, anche in tipologia spumante, bianco, passito e vendemmia tardiva, e in quelle specifiche del vitigno. Da non dimenticare l

Infine la liquirizia. In Italia cresce quasi esclusivamente in Calabria, dove si concentra circa l'80% della produzione nazionale. Questa pianta proviene dalla zona costiera e l'area di maggiore trasformazione si trova nei comuni di Rossano e Corigliano, in provincia di Cosenza.

Le radici (da cui si estrae il "succo o estratto") di questa pianta, sono lunghe e penetranti, infestanti e concimanti come tutte le leguminose.

 

 

 

Gli altri monumenti da visitare in provincia di Cosenza

Santuario di San Francesco di Paola, sito fuori il centro urbano di Paola, in una zona collinare posta sopra la cittadina tirrenica; costruito nel XVI sec. ha subito numerosi interventi sia di ampliamento, che di consolidamento e ristrutturazione; ospita parte delle spoglie del Santo.  

Abbazia Florense, fondata dall'abate e mistico Gioacchino da Fiore, sorge nel centro storico della cittadina di San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila; il monastero in stile gotico-romanico, nonostante i numerosi rifacimenti e i continui mutamenti di stile architettonico, conserva ancora l'austerità di un tempo. 

Madonna del Pettoruto a San Sosti, eretto come grangia nel 1274 ad iniziativa dell'abbazia cistercense di Acquaformosa, dopo successive manomissioni fu restaurato negli anni '20.  

Basilica del Beato Angelo ad Acri, costruita verso la fine del 1800, in stile barocco è un edificio religioso appartenente all'Ordine Francescano intitolato al Beato Angelo d'Acri.  La Cattedrale di Maria Santissima Achiropita a Rossano, in stile bizantino. 

Duomo di Santa Maria del Colle a Mormanno, grande costruzione risalente al 1183, oggi si presenta come un pregevole monumento rinascimentale e barocco. 
Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Morano Calabro.  

San Francesco interno1140

Chiesa di San Bernardino da Siena ad Amantea, fondata nel 1400; fa parte della lista dei monumenti nazionali ed è un luogo di culto appartenente all'Ordine dei frati minori. 
Santuario di Sant'Umile, posto nel centro storico di Bisignano e dedicato al religioso appartenente all'ordine dei frati minori.  

Santuario della Madonna delle Armi a Cerchiara, incastonata nella roccia ai piedi del massiccio del Pollino. 

Abbazia della Sambucina a Luzzi fondata alla fine del XII secolo da una comunità di Benedettini.  Duomo San Nicola di Bari di San Marco Argentano.  Santuario della Madonna di Costantinopoli a Papasidero.  Chiesa della Madonna della Serra a Montalto Uffugo con facciata in pregevole stile barocco napoletano. 

Abbazia di Fonte Laurato a Fiumefreddo Bruzio, risalente all'XI secolo probabilmente di origini benedettine.  Santuario di Santa Maria della Catena a Cassano all'Ionio. Palazzo delle Clarisse ad Amantea, del XVII secolo un tempo utilizzato come convento dopo un periodo di abbandono venne acquistato da alcuni privati; oggi è sede dell'Accademia degli Arrischiati e del Museo della Copia d'Autore. 

Palazzo Pucci ad Amendolara, sede della famiglia Pucci, un tempo famiglia nobiliare di Amendolara.  Palazzi di Acri. Palazzi di San Giovanni in Fiore. Palazzo ducale Martirano-Spinelli ad Aieta.  Palazzo Marsico ad Altilia. Ex Convento Francescano di Pedace.

 

Dove Siamo

Piazza Giacomo Puccini, 8

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